Gli italiani sono sempre più attenti allo spreco alimentare e i dati migliorano rispetto al passato, ma c’è ancora molto margine per ridurre la quantità di cibo che si butta via. A dirlo è il nuovo rapporto dell’Osservatorio Waste Watcher International, diffuso in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione che si celebra il 16 ottobre.
Quest’anno secondo l’osservatorio lo spreco medio in Italia è di 555,8 grammi di cibo a settimana, mentre nel 2024 si arrivava a 683 grammi. I più attenti sono gli abitanti del Centro Italia, le famiglie con figli e i residenti delle grandi città, ma anche i più giovani: la generazione Z, composta dai nati dalla seconda metà degli anni ‘90 all’inizio degli anni 2010, è molto sensibile ai temi dello spreco alimentare e della sostenibilità dei consumi.
Dai dati di Waste Watcher, infatti, emerge una forte propensione dei più giovani a riutilizzare gli avanzi di cibo usando ricette creative, a portare a casa gli avanzi dal ristorante, a condividere il cibo con amici e vicini per evitare che scada o vada sprecato, a fare la spesa più spesso per acquistare man mano solo quel che serve.
Sono tutte buone abitudini per prevenire lo spreco alimentare, ma anche altri piccoli accorgimenti possono fare la differenza, senza troppe complicazioni. Il primo passo si può fare al momento di fare la spesa, verificando sempre le scorte che si hanno a casa e programmando i pasti da preparare, almeno a grandi linee: in questo modo si eviteranno “doppioni” o acquisti eccessivi.
Leggere le etichette e riporre correttamente i prodotti in dispensa o nel frigorifero aiuta a conservare meglio ciascun alimento: nel caso del frigo, è utile disporre ogni cibo nella zona con la temperatura più adatta.
In caso di avanzi il congelatore è un ottimo alleato per evitare di buttare il cibo, insieme alle ricette che li reinventano: il pane raffermo si può tostare o usare per le polpette, la frutta troppo matura può diventare ingrediente di torte o frullati, le verdure lessate si possono trasformare zuppe e vellutate.
Anche la tecnologia fa la sua parte, grazie alle numerose app che aiutano a programmare i menù e tracciare le date di scadenza, o suggeriscono ricette sfiziose in base agli ingredienti disponibili in casa.
Con alcuni accorgimenti, insomma, è possibile ridurre gli sprechi in modo significativo, a beneficio del pianeta... e del portafogli.